Neuroma di Morton

 

Avvertite da qualche tempo una fastidiosa sensazione ad un piede, come di un sassolino nella scarpa? Non sottovalutate la questione. Potrebbe trattarsi di una fibrosi perinervosa conosciuta come neuroma di Morton.

 

Il fastidio è dato dall’aumento di volume di un nervo sensitivo interdigitale, spesso quello che si trova nel terzo spazio intermetatarsale, ossia tra il terzo e il quinto dito, dovuto ad uno stimolo irritativo cronico di varia natura che causa la formazione di tessuto cicatriziale fibroso attorno al nervo facendo sì che questo aumenti di volume e provochi dolore.

 

Tra gli altri sintomi del neuroma di Morton, possono presentarsi bruciori sotto la pianta del piede, scosse elettriche, intorpidimento, dolore sia in movimento che a riposo. Tutti fattori che tendono a volte impossibile anche l’utilizzo di una calzatura.

 

Le cause di tale formazione tumorale sono sconosciute. Tra i fattori scatenanti si possono però individuare:

 

    • alluce valgo
  • piede piatto o cavo
  • utilizzo di calzature con tacchi o con punte strette
  • malformazioni posturali
  • disturbi neurologici
  • traumi al piede
  • artrite reumatoide

 

Come trattare il neuroma di Morton

 

Per trattare il neuroma di Morton nel migliore dei modi è fondamentale la diagnosi precoce. Se, infatti, la patologia è presa nei primi sei mesi, è possibile trattarla con antinfiammatori, sedute di fisioterapia, infiltrazioni di cortisone a livello locale ed eventuale uso di specifici plantari. Se i sintomi si protraggono, invece, per più di sei mesi o da anni è quasi sempre necessario un intervento chirurgico in anestesia locale, in cui avviene sostanzialmente l’asportazione del nervo interessato. Il periodo post-operatorio può essere invalidante per qualche settimana, ma non comporta alcun problema al movimento delle dita, perché il nervo interessato ha caratteristiche solo di tipo sensitivo. Entro pochi mesi dall’intervento la deambulazione migliora e tutti i disturbi generalmente tendono a diradarsi fino a scomparire.
L’intervento può avvenire anche secondo la tecnica endoscopica decompressiva, effettuata sempre in anestesia locale. La scelta di uno o dell’altro dipende dalle dimensioni del neuroma e dal tempo trascorso dalla comparsa dei primi sintomi. Viene eseguita praticando due piccoli fori sul dorso e sulla pianta del piede, e liberando il nervo dal tessuto cicatriziale responsabile della pressione e del dolore, senza il bisogno di asportarlo. Non comporta quasi alcun dolore post-operatorio e riduce notevolmente i tempi di recupero.

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