Prelibatezza della cucina italiana: il tartufo

Prelibatezza della cucina italiana: il tartufo

Appena si parla del tartufo, si pensa alla sua gloria data dal suo sapore e dalla sua reputazione economica. Al primo posto tra i cibi più costosi al mondo c’è proprio il Tartufo Bianco di Alba, in provincia di Cuneo. L’Italia è appunto uno dei primi paesi per la vendita e l’esportazione dei tartufi.

Ma che cos’è il tartufo? Non è solo una piccola pepita d’oro che si trova sotto terra; questo fungo è in sostanza un simbionte, cioè un organismo che si nutre delle sostanze che raccolgono altri organismi. La forma di questo tubero è data dalla qualità della terra sotto cui cresce: ad esempio, se il terreno del sottobosco è morbido e umido esso non ha problemi a crescere tondo e carnoso, mentre la sua forma bitorzoluta è dovuta dalla presenza di sassi e pietre e dalle radici stesse degli alberi da cui si nutre. Parlando della qualità del terreno, questo fungo funziona come da “indicatore” naturale, perchè non cresce dove il suolo è inquinato. Esistono tantissime specie di tartufo, ma le più conosciute a livello gastronomico sono il già citato Tartufo Bianco, quello Nero Pregiato, che si raccoglie in inverno, e quello Nero Estivo o Scorzone, che si raccoglie a partire da Maggio.

Ma qual è la storia del tartufo? Se ne parla sin dai tempi di Plutarco (filosofo greco), che credeva avesse origini divine associate al Tuono di Zeus. Ma niente di divino se non il suo sapore, che veniva addirittura definito come quintessenza che donava un senso di estasi alla nobiltà e alla chiesa, che ne consumavano parecchi. Da qui nasce una tradizione gastronomica tutta Italiana, precisamente nella zona del Centro della penisola, che ha radici sin dal Rinascimento. I contadini, o comunque i popolani che non avevano ingredienti più costosi e prelibati, usavano come condimento per i loro semplici piatti il prelibato tubero, dando vita inconsciamente ad una gastronomia alla portata di tutti. Molti sono gli usi del tartufo, in particolare quello bianco, che vanno dal “semplice” aroma all’ingrediente per un originale e gustoso miele. I famosi tagliolini al tartufo bianco, insalata alla piemontese, crostini, lasagne e addirittura dolci che come ingrediente speciale usano i migliori tartufi italiani.

Ma se non si ha Fido, come si possono trovare questi prelibati e speciali funghi? A meno che non si viva presso i boschi del Lazio o della Toscana, dove li si trova abbastanza spesso e buoni, esistono tanti ristoranti della tradizione in tutto il Bel Paese dove cucinano mastri cuochi che sanno come maneggiare e come esaltare il sapore del tartufo per ogni piatto che si sceglie. Ma se si vuole sperimentare a casa, se ci si vuole sbizzarrire con le infinite ricette o solo avere un prodotto già confezionato, la migliore alternativa è acquistare tartufi online. Dal cavatore al consumatore, i tartufi vengono raccolti, puliti e venduti, se non usati per la preparazione di golose creme, direttamente a noi compratori e futuri allievi della più pregiata arte e tradizione del Paese.

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