La dieta chetogenica non funziona: ecco perché

La dieta chetogenica non funziona: ecco perché

Chi è interessato a perdere peso e a dimagrire in maniera sana non può prendere in considerazione la dieta chetogenica: questo tipo di regime alimentare, infatti, si è rivelato fallimentare e addirittura dannoso per la salute delle persone che lo sperimentano, in quanto provoca un evidente deperimento. Tenendo conto del fatto che negli ultimi tempi questo tipo di dieta è stato sempre più di tendenza, perché ritenuto in grado di favorire la perdita di peso senza fatica per uomini e donne, è evidente che sta suonando un campanello di allarmeimportante: tale soluzione, infatti, finisce per innescare uno squilibrio significativo sia dal punto di vista ormonale che dal punto di vista nutrizionale.

Che cosa è la dieta chetogenica

Un qualsiasi nutrizionista a Roma o in qualunque altra città non può che sconsigliare la dieta chetogenica, il cui principio consiste nella quasi esclusiva assunzione di proteine: essa è nota anche con il nome di dieta low carb, proprio perché prevede una riduzione notevole dell’apporto dei carboidrati. Ma che cosa succede in un organismo umano sottoposto a un regime dietetico del genere? In sostanza, nel momento in cui si verifica una drastica riduzione dei livelli di glucosio addirittura al di sotto della soglia minima raccomandata, per ricavare energia il corpo è obbligato a fare riferimento alle proteine e ai lipidi, attingendo ad altri substrati. La gluconeogenesi è uno dei meccanismi coinvolti in questo senso: si tratta della formazione di glucosio grazie agli amminoacidi. Affinché questo processo possa essere attuato, però, c’è bisogno di molto lavoro e di molta energia: per l’effetto termogenetico, le calorie che vengono bruciate aumentano, e di conseguenza si finisce per perdere peso.

Che cosa non funziona della dieta chetogenica

Come si è detto, però, quello che viene innescato dalla dieta chetogenica non è un dimagrimento ma un deperimento: ciò accade perché vengono eliminati in modo netto dei nutrienti indispensabili per l’organismo umano, vale a dire i carboidrati, così che si palesa una condizione del tutto innaturale e anomala in funzione della quale il corpo ricava l’energia di cui ha bisogno dalle proteine. Ciò fa sì che si formino i corpi chetonici, che costituiscono i substrati energetici sfruttati dal cervello quando il glucosio viene a mancare. Nel momento in cui i corpi chetonici sono presenti in misura eccessiva – la soglia da non superare è pari a 3 mg per 100 ml – l’organismo va in chetosi e in seguito deve far fronte a un’acidosi metabolica dovuta alla riduzione del pH del sangue: se portata all’estremo, tale condizione può portare al coma o addirittura causare la morte.

La sintesi dei corpi chetonici in quantità superiori alla norma si concretizza nelle persone che seguono un regime alimentare caratterizzato da un contenuto modesto di carboidrati e, per contro, da una percentuale elevata di grassi: insomma, una dieta che non può essere considerata bilanciata. La dieta chetogenica, non a caso consigliata solo per pochi giorni, è ipocalorica e non fa perdere solo il grasso in eccesso, ma agevola anche la perdita di acqua e muscoli: ecco perché non va bene. Se una persona non assume i carboidrati di cui ha bisogno, va incontro a squilibri ormonali che incidono sulla sua irritabilità, sulla sua stanchezza e sul suo nervosismo.

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